una giornata normale anzi tre

Dio benedica i camionisti. Almeno quando scioperano. Per tre giorni sembrava di essere passati dall'essere una capitale del terzo mondo in via di sviluppo, a una metropoli nordeuropea.
Bastava fare incazzare i camionisti.
A saperlo invece che smarronare sul protocollo di Kyoto, lo sviluppo sostenibile e il declino irreversibile, i vari Al Gore ed emuli nostrani avrebbero potuto fare un pò di dispetti a questa poco amata categoria ed ottenere risultati insperati.
E' bastato minacciare la chiusura prolugnata dei distrbituori di benzina per vedere la ggente dapprima incolonnarsi per ore alla ricerca dell'ultimo pieno e poi iniziare a fare un uso responsabile dell'automobile.
Il fatto incredibile è proprio questo. I benzinai sono rimasti chiusi al massimo 40 ore quando hanno cominciato a finire la benza tutti avevano già fatto il pieno. Eppure per ben due giorni il traffico a è passato dalla modalità "con un pieno de benzina fai un kilometro sulla tiburtina" a "quanto sei bella Roma quando è sera".
il solo terrore di rimanere a secco ha convinto gli automoblisti a fare un uso accorto del proprio mezzo di traspoto preferito. Con la conseguenza di migliorare la vita a sè stessi e agli altri.
E questo fa ben sperare. Quando l'oro nero sarà così scarso da non consentirne più un uso dissennato le nostre città avranno un volto ben diverso da quello di oggi.
E forse c'è un motivo per guardare al futuro con un accenno di sorriso. :)

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