figli di un fiume minore
I disastri avvengono con una certa regolarità nei dintorni dell'Aniene. Non so quante volte ha esondato negli ultimi anni e quante volte i quartieri limitrofi siano andati sotto acqua. Non ha mai fatto notizia. Tanto è che ad oggi non esistono argini, vie di sfogo delle acque o piani di salvataggio delle attività circostanti. L'aniene è un affluente sfigato. Il fratello povero e sporco (molto sporco) del Tevere. Nella gara della celebrità sta al fiume sacro come Ballotta a Jascin. E vite minori conducono gli abitanti delle sue rive. Spesso ignorando anche di avere un corso di acqua nelle vicinanze, se ne rammentano solo quando i box vengono allagati e i ratti annegati. Daltronde questa fu la sorte di Re Anio, che inseguendo la rapita figlia trovò la morte nelle scorbutiche acque di un torrente mal cresciuto. Un re sfigato non poteva che dare il nome al più sfigato dei fiumi. Negli anni aveva dato asilo agli ultimi degli ultimi. Le sue sponde popolate da centinaia di baracc