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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!

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dal corriere della sera Sasha star al Tribeca: «Lascerò il porno» «Voglio arrivare a 35 anni seduta nel portico della mia casa sul mare con una mia società di grande successo» MILANO — Una pornostar appassionata dei film della Nouvelle Vague. Una pornostar che legge Burroughs, Yeats, Baudrillard e Nietzsche. Una pornostar che avrebbe voluto conoscere John Cassavetes e che amerebbe andare a cena con Catherine Breillat. Una pornostar che non vuole più fare la pornostar. Eppure Sasha Grey, protagonista del nuovo film di Steven Soderbergh, in prima mondiale al Tribeca Film Festival, The Girlfriend Experience, è una delle stelle «a luci rosse» più note e apprezzate al mondo. Una carriera breve ma decisamente intensa quella di questa esile ragazza di 21 anni che ha iniziato a girare film hard quando ne aveva solo 18. A 20 ne poteva vantare 150. Poi è arrivato Soderbergh. Il regista l'ha voluta nel ruolo di una escort di lusso. Una piacevole congiura per lei che va sempre più spesso ripet

italia beer festival chapter 2

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Ma alla fine la birra come era? eccheneso! a me ste degustazioni in cui ti insuffli venti provette da dieci centilitri aiutano solo a rivalutate i cartoni di baffo d'oro che mi sparavo quando il cassismo prese piede a Roma anni fa. Al quarto assaggio la lingua mi si impasta e non distinguo più una peroni dal tavernello. Tutto assume un mellifluo sapore acidello che mi causa inevitabile mal di stomaco là per là e conseguenze meno raccontabili il giorno dopo. Insomma avrò assaggiato una decina di prodotti ma le papille gustative hanno iniziato il boicottaggio, lo sciopero e infine l'insurrezione armata già dopo la terza "esperienza gustativa". indi mi soffermerò più che sulle caratteristiche organolettiche, sulle note organizzative della manifestazione. il posto è bello. Non lo conoscevo ma mi ha impressionato. L'architettura fascista dà una pista a tutti. Anche quando un'officina passa dalla produzione di cannoni a quella di sbronzoni. A metterle a posto,

italia beer festival - dal profeta ai nostri giorni

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Perbacco, oranizzano nella mia città l' Italia beer festival . Sarà che la location sono le mussoliniane officine farneto (piacentiniane direbbero quelli corretti), ma l'autarchia è una cosa seria. O all'evento date un nome italico o lo date albionico, che cazzo significa Italia beer festival??? mode seghe menali off. Iddio fermentò e furono dispersi. Fino a quattro, cinque anni fa il mondo della birra artigianale era il più sfigato dei club. Anche un nerd come me poteva sentirsi il figo del bigoncio. La figa era rara come una bottiglia westvleteren e gli unici a fare due soldi erano i farisei distributori di merda, ops di birra. Ovvero quelli che siccome l'heiniken la aveva in esclusiva Sauron eran costretti a vendere l'augustiner. Dato che costava di più gli toccava convincere il mondo che era più buona. Almeno non mentivano. Venne poi il tempo del profeta che condotti i suoi pochi fedeli fuori dall'isolamento della mecca , fondò la medina dove

la solidarietà ai tempi di facebook

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Hai aggiornato il tuo stato esprimendo solidarietà e cordoglio per il terremoto? Hai lanciato un appello a raccogliere soldi vestiti cibo stufe pannolini biberon? Hai espresso il tuo disappunto verso il papa che non ospita a san pietro gli sfollati? Ti sei pubblicamente indignato per le parole del premier? Hai condiviso i tuoi dubbi sulla protezione civile che non ha ascoltato gli studiosi che avevano previsto il terremoto? Disfunzione narcotizzante: l’eccesso di informazione distoglie l’energia umana dalla partecipazione attiva per trasformarla in conoscenza passiva Benvenuti nel regno della disfunzione narcotizzante 2.0, ovvero la solidarietà ai tempi facebook.

il silenzio e le macerie

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Non dormivo. Perchè quando avvengono dei disastri, personali o reali che siano, me ne accorgo un pò prima. Con troppo poco preavviso per poter fare qualcosa, ma abbastanza da capire esattamente quello che accade. E lo aspettavo. Ho sentito tutti i venti secondi del terremoto. Mentre ancora le pareti tremavano ho cominciato a pensare a dove fosse l'epicentro. Se a Roma era stato così forte e prolungato da qualche parte le case stavano andando giù. Ore 3.32. Tutta Roma è sveglia. Accendo la tv. Culi, tette, Marzullo. Alle ore 4 televideo lancia quattro righe. Scossa di terremoto a Roma. Null'altro. Rai uno, Rai due, Rai tre, tette culi Marzullo. Sintonizzo la radio. Che è storicamente il mezzo più rapido per diffondere le informazioni. Musica classica, repliche, stronzate. Radio uno, radio due, radio tre. Tetti e culi non si vedono ma si immaginano. L'unica radio ad andare in diretta provando a fare informazione è radio rock(!!!) una diretta fiume fatta per lo più leggen