la solidarietà ai tempi di facebook


Hai aggiornato il tuo stato esprimendo solidarietà e cordoglio per il terremoto?
Hai lanciato un appello a raccogliere soldi vestiti cibo stufe pannolini biberon?
Hai espresso il tuo disappunto verso il papa che non ospita a san pietro gli sfollati?
Ti sei pubblicamente indignato per le parole del premier?
Hai condiviso i tuoi dubbi sulla protezione civile che non ha ascoltato gli studiosi che avevano previsto il terremoto?

Disfunzione narcotizzante: l’eccesso di informazione distoglie l’energia umana dalla partecipazione attiva per trasformarla in conoscenza passiva

Benvenuti nel regno della disfunzione narcotizzante 2.0, ovvero la solidarietà ai tempi facebook.

Commenti

Anonimo ha detto…
Comunicare, in ogni forma necessaria, indignazione per le parole di un politico che dovrebbe rappresentare il paese ed invece spara supercazzole a destra e manca ,disprezzo per i metodi "comodi" di solidarietà (preghiere, appelli), non è poi così alienante se non si ferma a 100 caratteri dello stato su fb.

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