tag:blogger.com,1999:blog-3714123636113336363.post782112419227158661..comments2022-11-10T10:04:27.629+01:00Comments on penultimaparola: Sapri 1943: eran 83. Erano giovani, eran vecchi, eran donne, eran bambini e sono mortiIl Dottor Divagohttp://www.blogger.com/profile/06747126620291453628noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-3714123636113336363.post-51766073111838615402014-05-21T20:00:52.494+02:002014-05-21T20:00:52.494+02:00Tristissima storia quella di Sapri, come del resto...Tristissima storia quella di Sapri, come del resto di tantissime città italiane devastate dalla furia dei bombardamenti durante quella sciaguratissima e maledetta guerra. <br />Incredibile come di alcuni bombardamenti che colpirono molti centri, non si coltivi neanche una benché minima memoria storica. Sono arrivato a questo blog nell'ambito di una mia ricerca ormai di lungo periodo sui bombardamenti delle città italiane durante la seconda guerra mondiale. <br />Incredibile che neanche sulla voce di Wikipedia di Sapri si accenni al terribile evento che colpì la cittadina (qualche cittadino locale dovrebbe intervenire per integrare la voce!)<br /><br />Ho molto apprezzato, ad ogni modo, quest'articolo di recupero della memoria storica.<br /><br /><br />Lorenzo DoratoLorenzo Doratohttps://www.blogger.com/profile/08955353724730450235noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3714123636113336363.post-257601724805540672013-08-31T13:34:03.669+02:002013-08-31T13:34:03.669+02:00Grazie per l'articolo sul bombardamento a Sapr...Grazie per l'articolo sul bombardamento a Sapri del 1943. Ė un argomento caro all'associazione "15 Agosto '43" che non ha avuto mai alcune risposte dalle autoritá statali alle quali si è rivolta ripetutamente per conoscere i veri motivi della spietata strage di tante vittime inermi a Sapri.<br />A Sapri infatti non esisteva alcuna fortificazione militare e inspiegabilmente vi furono eretti ben 15 palloni frenati, durante quei giorni. Ciò fu un danno maggiore per la popolazione, perché soprattutto gli aerei americani (credo che fossero B24) lanciavano le bombe "a catena" e a casaccio da un'altezza superiore a quella dei palloni frenati. Suppongo che probabilmente Sapri fu immolata per distrarre gli Anglo-Americani della ritirata delle truppe Italo-Tedesche lungo le strade appenniniche dirette a Nord dopo la battaglia di Catania.<br />Chi vi scrive è un attento testimone oculare: nel 1943 avevo 14 anni.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3714123636113336363.post-41331924676727767262012-06-10T13:13:12.915+02:002012-06-10T13:13:12.915+02:00Molto bello e interessante leggere il tutto.
Compl...Molto bello e interessante leggere il tutto.<br />Complimenti!<br />Drammaticamente vere,alcune considerazioni, soprattutto sulla rimozione da parte dei sapresi di questa pagina di storia che andrebbe molto, ma molto approfondita,studiata e opportunamente tramandata.<br />Sempre che, la Storia, serva ad ammaestrare le future generazioni.<br />Tenne viva la memoria di questa immane tragedia vissuta da un popolo inerme, il professor Francesco Cesarino,finché fu in salute e in vita,facendo sparare un colpo di cannone a salve, alle ore 13.05 di ogni 15 agosto, tra l'indifferenza generale in ricordo dei tanti morti e,costruendo a sue spese, una chiesa alla Madonna detta della "Trovatella".<br />La statua della Vergine era stata trovata da un rigattiere tra le macerie di una casa bombardata non si sa dove e, fu venduta, al prof. Cesarino che provvide a restaurarla ed esporla al culto nel vico ove abitava.Vi appose una targa in marmo:"Trovatella ti accogliemmo fra noi,quando sarà,accoglici con te".<br />Affinché i sapresi passando, leggessero, ricordassero e pregassero.<br />In seguito provvide alla costruzione del tempio votivo. <br />Fu scelto per la chiesa, il sito del vecchio cimitero sovrastante Sapri, voto silente alla Madre di Dio,perché in futuro, dall'alto proteggesse e salvaguardasse la cittadina e i suoi abitanti da simili tragedie.<br />Ma, molti sapresi, all'udire quello sparo puntualmente ogni anno, ne erano a dir poco infastiditi nel giorno di ferragosto.Era un giorno di festa e certi ricordi, disturbavano alquanto.Tutti, con la maledetta voglia di dimenticare,come se la cosa non li riguardasse per nulla,come se non l'avessero vissuta sulla loro carne e sulla loro pelle.<br />Le bombe caddero un po dappertutto e niente affatto in modo mirato. Di case distrutte dalle bombe ne rammento parecchie. E molte bombe, caddero in spazi aperti e nei giardini del paese. Ricordo che, nei fossi che le bombe avevano avevano provocato con il loro scoppio, vi veniva in seguito sciolta e stivata la calce, utile per la ricostruzione negli anni successivi.<br />Tutto era rimosso già negli anni 50,e se proprio occorreva farvi riferimento e cenno, lo si faceva malvolentieri e in modo superficiale e distratto. Anche da parte dei preti e degli insegnanti cui,doverosamente, si chiedeva qualche testimonianza in merito.Eppure, gente con delle mutilazioni subite per cause belliche, ne circolava parecchia.<br />Tranne le famiglie che avevano pagato un prezzo altissimo di lacrime e di sangue,tutti volentieri e di buon grado, avevano rimosso.<br />Nonno Vincenzo Manfredi,trovò la morte presso la maledetta galleria,e rimase insepolto per alcuni giorni insieme agli altri cadaveri a imputridire al sole.Il continuo martellare dei bombardamenti, non dava modo alcuno di compiere neanche questo gesto di umana pietà.<br />Senza pietà alcuna,su una popolazione inerme e innocente né per i vivi né per i morti.<br />C'è ancora tanto da approfondire e documentare e far chiarezza,scevri da ideologia alcuna:lo si deve al sacrificio di tante vittime innocenti.<br />Altro che rimuovere: occorre RICORDARE!<br />Domenico Cosenza- domenicocosenza@alice.itdomenico https://www.blogger.com/profile/00406566779624223794noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3714123636113336363.post-70094473560095724752012-04-17T20:50:28.858+02:002012-04-17T20:50:28.858+02:00Se continueranno a togliere treni nella stazione d...Se continueranno a togliere treni nella stazione di Sapri, rimarrà ben poco dei Sapresi.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3714123636113336363.post-59153572812245063562012-03-11T10:41:32.313+01:002012-03-11T10:41:32.313+01:00www.sapri.org - "cenni storici" ed altro...www.sapri.org - "cenni storici" ed altro.<br /><br />Bisognerebbe effettuare un'analisi approfondita su quanto l'elemento "stazione ferroviaria" ha inciso nel tessuto sociale saprese a partire dal 1900 circa. Nel dialetto, negli usi, nell'apertura mentale dei cittadini. Modifiche che di positivo hanno consentito l'annullamento quasi totale del campanilismo, con l'assenza di ogni forma di sospetto nei confronti dei forestieri. Per contro l'innesto copioso di gente proveniente da altre culture e realtà, ha fatalmente diluito quella che ancora oggi, forse a sproposito, viene definita "sapresità", con il risultato che potrebbe giustificarsi il filo conduttore del testo che ho il piacere di commentare.<br />Tutte le realtà di confine, Sapri è tra queste, seppur non possiedono un'anima propria, hanno il pregio di possedere mille anime che le rendono, questo sì, difficili da comprendere, ma che sono crogiolo di esperienze esaltanti e comunque mai scontate.<br />Un caro saluto.<br /><br /><br />Cordiali saluti.riccardonoreply@blogger.com