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Visualizzazione dei post da dicembre, 2007

il sorpasso

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Con un enfasi non eccessiva i giornali hanno trattato il tema, sollevato dalla visita di Zapatero in Italia, del "sorpasso" effettuato dalla Spagna ai nostri danni in termini di pil procapite. Al di là della validità di strumenti datati come il pil e dei discutibili metodi di misurazione della ricchezza, la faccenda ha preso le vesti di una competizione automobilistica, dove il Fernando "Zapatero" Alonso metteva le ruote avanti al campione nostrano Giancarlo "Prodi" Fisichella. Un testa a testa avvincente, in cui a leggere sui principali quotidiani, non è escluso il colpo di scena, un nuovo sorpasso o quanto meno un giro veloce capace di mettere le cose a posto. Fino all'articolo di oggi sul Corriere che annuncia "è tutto un errore": la Spagna ne deve fare ancora di strada per raggiungerci. In un paese civile la questione avrebbe sollevato un vespaio ben diverso. Quindici anni fa il pil spagnolo era il 60% di quello nostrano che a sua volta e

una giornata normale anzi tre

Dio benedica i camionisti. Almeno quando scioperano. Per tre giorni sembrava di essere passati dall'essere una capitale del terzo mondo in via di sviluppo, a una metropoli nordeuropea. Bastava fare incazzare i camionisti. A saperlo invece che smarronare sul protocollo di Kyoto, lo sviluppo sostenibile e il declino irreversibile, i vari Al Gore ed emuli nostrani avrebbero potuto fare un pò di dispetti a questa poco amata categoria ed ottenere risultati insperati. E' bastato minacciare la chiusura prolugnata dei distrbituori di benzina per vedere la ggente dapprima incolonnarsi per ore alla ricerca dell'ultimo pieno e poi iniziare a fare un uso responsabile dell'automobile. Il fatto incredibile è proprio questo. I benzinai sono rimasti chiusi al massimo 40 ore quando hanno cominciato a finire la benza tutti avevano già fatto il pieno. Eppure per ben due giorni il traffico a è passato dalla modalità "con un pieno de benzina fai un kilometro sulla tiburtina" a &qu

Un piccolo passo per l'uomo

Se ogni volta che avessi voluto scrivere qualcosa invece che limitarmi a pensarla la avessi poi fermata su carta, il mondo sarebbe migliore. Dico sul serio. Ho idee bellissime, una comprensione della realtà sorprendente, ma rimango l'unica persona cui è consentito l'accesso ai miei pensieri. Quindi come atto di rara liberalità e speranza verso l'umanità redenta o da redimere apro questo blog. Finisce poi che ci credo sul serio. la cosa che mi è sempre riuscita meglio è stata divagare. Andare fuori tema come segno di distinzione. Una irrefrenabile tendenza a girare intorno alle cose che ho spesso vissuto con senso di colpa. Non c'è nulla di male a divagare. E' il pensiero laterale bellezza. Se ne sono dotato non vedo perchè non farne uso. Senza compiacermene, cercando magari di tenere la barra dritta, ma non più dannandomi l'anima se la nave invece di andare in porto procede alla deriva.