l'impenetrabilità dei corpi


Un tempo, quando la passione politica era ben maggiore di quella odierna, le piazze di Roma erano spesso teatro di imponenti manifestazioni. Manifestazioni che venivano definite oceaniche. I più coraggiosi osavano sparare qualche cifra che di solito ballonzolava intorno al numero magico "centomila".
Quasi centomila persone hanno sfilato per piazza San Giovanni. Oltre centomila presenze per il comizio a piazza del popolo.

Poi è avvenuto uno dei tanti miracoli Berlusconiani, il numero magico è cambiato: un milione.
Un milione di posti di lavoro, un milione di manifestanti. Dal 1994 non c'è corteo, di destra, centro o sinistra, che non venga frequentato da almeno un milione di cristi.
Ora Veltroni per far capire che lui non è da meno dello psiconano ha annunciato dal palco del PD day addirittura la folle cifra di due milioni e mezzo di dimostranti. Buuuuum.
Domani magari qualche altro sepolcro imbiancato in cerca di visibilità ne annuncerà 3 e così via fino a che si avranno manifestazioni in cui la folla supera il miliardo di presenze.

Mettendo quattro persone a metro quadro (oltre non ce ne stanno), senza contare lo spazio rubato dal palco o quello inoccupabile causa siepi, pali della luce, avvallamenti, il circo massimo contiene al massimo 200.000 persone. Un po' meno San Giovanni. Numeri non frutto della propaganda ma della meno faziosa geometria. Tanti metri quadri, tanti posti disponibili.
Fra l'altro non esistono pullman, treni o aerei sufficienti per spostare milioni di persone per lo stivale come se fossero click. Insomma i vecchi centomila erano una stima già ottimistica nei mitici settanta, figurarsi oggi.

Ma in un paese in cui la politica ha perso ogni contatto con la realtà anche la matematica è destinata a soccombere di fronte alle esigenze della propaganda. Dove l'informazione è ridotta a pulcioso zerbino del potente di riferimento, il buon senso diventa un lusso che nessuna testata può permettersi.
A meno che il capopopolo in questione sia inviso alla lobby giornalistica: La manifestazione di Beppe Grillo a Torino del 25 Aprile ha visto miracolosamente riacquistare vista e pallottoliere alle principali testate nostrane. In quel caso piazza San Carlo, nonostante fosse strapiena, poteva ospitare solo trentamila persone, dato che di più, metro alla mano, non ne poteva contenere. Peccato che la stessa piazza per i comizi sindacali avesse ospitato, sempre a detta di corriere e repubblica, anche mezzo milione di persone. Si vede che per la CGIL i metri quadri sono meno quadri.

E allora prendiamo le polemiche di questi giorni sul successo del PD day per quello che valgono. Uno stupido teatrino in cui la casta si cimenta per coprire lo scarto che la separa sempre più dal paese reale, dalla matematica, dalla decenza.

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