io non ho rubato


Suona tutto.
Da un pò di tempo quando Flavio esce da un negozio, un supermercato, un centro commerciale, una libreria, immancabilmente il sistema anti taccheggio comincia a suonare. Quel bip indiscreto e fastidioso che fa scattare commesse e cassieri e richiama in un baleno la sicurezza.

Scusi signore potrebbe ripassare dal varco?
Certo.
E il varco suona di nuovo.

Inizialmente Flavio era un filo imbarazzato poi ci ha preso gusto a vedere le varie espressioni dipinte sul volto dei suoi giudici improvvisati.
Ha imparato a riconoscere gli sguardi un attimo prima del fatal passo che azionerà l'allarme.


Ma guarda quel ragazzo chi lo avrebbe mai detto.
Io lo ho notato subito con quella espressione losca.
Si vedeva che aveva qualcosa da nascondere.


E Flavio qualcosa da nascondere evidentemente la possiede, ma lo nasconde così bene che solo macchine insensibili e infallibili possono vedere il maltolto.
Non sanno identificarlo, localizzarlo, ma sanno che Flavio ha rubato. E suonano.

Forse suonano per denunciare il tempo che Flavio ruba non sapendo a chi restituire.
O perchè gli allarmi come il semaforo blu in una vecchia fiaba di Rodari sono stufi del loro lavoro monotono: denunciare qualche zingarello dalla mano veloce, il vecchietto la cui pensione finisce prima del mese, il ragazzino in cerca di mp3 quanto di emozioni, o l'insospettabile con l'impermeabile, che era tanto una brava persona e salutava sempre quando lo incontravi sul pianerottolo.

Oppure perchè gli allarmi non guardano le tasche ma le anime. E sanno che Flavio è colpevole. Potrà anche passare l'intera esistenza senza farsi cogliere in fallo, ma gli batterà sempre in petto il cuore di un ladro.





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