un anno dopo

LA GIUSTA DISTANZA No, non lo sapete. Non lo sapete perché ieri pomeriggio e ieri sera è successo quello che è successo. Ed è proprio questo il motivo per cui succede e continuerà a succedere. Per la distanza che da trent’anni ci separa. Una giusta distanza. Tutti scrivete, tutti sapevate, tutti avete opinioni e soluzioni. Ma nessuno capisce che in realtà è la distanza che determina questo stato delle cose. Una distanza sempre uguale, da sempre, da Furlan a Sandri, da Colombi a Raciti. Ma quale caccia al poliziotto..ma quale l’agente voleva fermare la rissa..ma quale complotto al derby sospeso. Non è colpa di nessuno se in questo paese l’abitudine all’impunità è diventata assuefazione. E chi non si assuefa, per volontà, per mancanza di strumenti o per il rifiuto di strumenti, che ad altro non servono che a sopportare, fa quello che fa. Reagisce. Agisce. Sbaglia. Fa bene. Fa male. Ma fa. Sappiamo tutti che quell’agente non pagherà. Ci hanno abituato a questo. Ci hanno abituato nei secol...