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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008

il pinocchio maltese

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Nella foto Curzio Maltese, testimone oculare delle violenze accadute ieri a Piazza Navona. Si è inventato tutto perchè in mala fede? perchè ha visto quello che voleva vedere? per riflesso condizionato? perchè ha sempre desiderato scrivere per lotta continua ma negli anni 70 non se lo filava nessuno? perchè glielo hanno ordinato? Non lo so. Però visto che internet dà la possibilità di avere sempre notizie di prima mano, quando non addirittura come in questo caso decine di video girati e postati in tempo reale, perchè la propaganda riesce lo stesso ad egemonizzare l'informazione? la menzogna ad avere la meglio sulla realtà? la scioccante testimonianza del giornalista di rango: Un video girato da un balcone a Piazza Navona: un altro commentato dal blocco studentesco:

l'impenetrabilità dei corpi

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Un tempo, quando la passione politica era ben maggiore di quella odierna, le piazze di Roma erano spesso teatro di imponenti manifestazioni. Manifestazioni che venivano definite oceaniche. I più coraggiosi osavano sparare qualche cifra che di solito ballonzolava intorno al numero magico "centomila". Quasi centomila persone hanno sfilato per piazza San Giovanni. Oltre centomila presenze per il comizio a piazza del popolo. Poi è avvenuto uno dei tanti miracoli Berlusconiani, il numero magico è cambiato: un milione. Un milione di posti di lavoro, un milione di manifestanti. Dal 1994 non c'è corteo, di destra, centro o sinistra, che non venga frequentato da almeno un milione di cristi. Ora Veltroni per far capire che lui non è da meno dello psiconano ha annunciato dal palco del PD day addirittura la folle cifra di due milioni e mezzo di dimostranti. Buuuuum. Domani magari qualche altro sepolcro imbiancato in cerca di visibilità ne annuncerà 3 e così via fino a che si avran

Spike e Woody

Quando i grandi registi sbagliano film o finiscono a fare le marchette c'è poco da stare allegri. Iniziamo da Woody Allen che tira fuori uno spot pro Barcellona spacciandolo per film. Almeno ha avuto l'innocenza di ammettere la stecca incassata dall'agenzia per il turismo catalana. Ciò non salva Viky Cristina Barcellona dall'essere uno dei più mosci film del vegliardo niuiorchese. Prendi un film di Woody, toglici woody e toglici anche le sue battute. Sostituiscilo con un sacco di cartoline di Gaudì e qualche attore di sicuro richiamo. Meglio ancora con alcune fra le attrici più fiche del pianeta. Sbattile, ma non troppo, in una trama sgangherata e buttaci in mezzo qualche altra marchetta ai finanziatori. Storie di intrecci sentimentali, triangoli, quadrati e altre figure geometriche. Un pò (ma poco) di eros e tanta banalità. Sembra un brutto film di Almodovar e invece è un bruttissimo film di Allen. Insomma lasciam perdere. Decisamente meglio ma senza toccare vette el

birra artigianale: too much italian

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Sono reduce da un breve ma intenso viaggio in USA e Canada di cui parlerò magari anche per altri motivi, ma la questione che mi sta a cuore adesso è fissare alcune considerazioni sul per me importante mondo della birra che qua chiamiamo artigianale e che vede senza dubbio negli USA il principale attore mondiale da anni. Insomma voglio spalare un po' di merda sulla scena birraia italiana. All'ombra del colosseo, come del duomo o della torre di Pisa, la produzione brassicola di qualità avviene esclusivamente al di fuori del circolo dei giganti industriali noti a tutti. Non dico negli scantinati ma poco ci manca. Così che le uniche birre decenti sono realizzare da piccoli microbirrifici spesso più vicini alla logica dell'homebrewing che alle regole che soprintendono un processo industriale. Micro che non arrivano al decennio di vita e spesso neanche al lustro. Di questa realtà carbonara ci si autocompiace. Tanto che sembra obbligatorio apparire dei disadattati nerd convint

c'è del marcio a New York

e io vado a indagare. Appena torno racconto cosa ho scoperto.

ferrovie del gargano

Le parole sono importanti, lo diceva Nanni Moretti e nessuno se lo è filato. Il linguaggio nato per comunicare viene impiegato in politica per il suo opposto, per non dire nulla. Ricordo bene questa frase in cui mi imbattei ai tempi dell'esame di scienza politica che verteva fra le varie cose anche sullo studio della lingua italiana in politica. Eppure negli ultimi anni l'uso delle parole per dire il contrario di quel che le parole significano ha raggiunto livelli di involontaria comicità. L'azienda di pullman che collega i paesi del Gargano con il resto d'Italia si chiama Ferrovie del Gargano. La differenza fra un'autostrada e una ferrovia sembra lampante ma ciò non ha scoraggiato gli imprenditori pugliesi. Sembrano pullman ma sono treni. Chissà gli aerei come li chiamano. Magari la Ryan air è una cooperativa di radio taxi e se qualcuno lo avesse spiegato ai piloti di alitalia che erano semplici tassinari magari avrebbero ridotto le pretese economiche. Un v

rock e petrolio

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il grafico spiega egregiamente come la qualità della musica rock sia strettamente legata al numero di barili di petrolio estratti negli stati uniti. Chi ha compreso questa relazione è un genio e va premiato con il nobel.